Anche quest’anno l’iniziativa darà ai Viandanti in transito sul Sentiero un respiro di raccolta meditazione con l’apertura dell’antica Pieve medievale di san Giorgio in Mandonico (è presente un ciclo di affreschi del 1492) e san Rocco, Oratorio affrescato edificato nel 1858, sito lungo il Sentiero del Viandante verso Colico a dominare la comunità doriese.
Il Centro Storico di Dorio è fruibile dentro una peculiarità paesistica incastonata nel Sentiero del Viandante alle falde del Legnoncino e vede un caratteristico agglomerato di case in pietra che può dare suggestioni ad occhi sensibili. Sviluppato lungo trasversali linee terrazzate ha caratteristici accessi pedonali. [1]
L’agglomerato doriese è attraversato e inciso da sei valli. Da Colico verso Dervio: Valle degli Asini, Valle di Dorio, Valle dei Mulini e poi le Vallette Marcello, Torchiedo e Maronasso. Tra la Valle di Dorio e quella dei Mulini si sviluppa Mandonico, l’antico nucleo. Le scalotte che costeggiano queste valli mettono in comunicazione Mandonico con il sito denominato Dorio almeno dal 1677, anno presumibile del passaggio alla nuova parrocchiale dedicata alla Beata Vergine. San Giorgio sarà ancora patrono insieme a Maria Bambina dal 1860. La nicchia dedicata alla Fonte battesimale è affrescata da G.M. Tagliaferri.[2]
Le aperture. pdf Chiese Aperte a Dorio 2017 (3.91 MB)
San Giorgio in Mandonico e san Rocco saranno aperte sabato e domenica in alternanza settimanale da domenica 4 giugno a domenica 8 ottobre dalle ore 9 alle ore 12.30.
La chiesa di san Giorgio in Dorio sarà aperta da Lunedì a Domenica dalle ore 10 alle ore 18.
Le messe vengono celebrate il martedì e il venerdì alle ore 17.30, domenica alle ore 10.
Le date per il Sentiero del Viandante:
Giugno
domenica 4, sabato 10, domenica 18, sabato 24
Luglio
domenica 2, sabato 8, domenica 16, sabato 22, domenica 30
Agosto
sabato 5, domenica 13, sabato 19, domenica 27
Settembre
sabato 2, domenica 10, sabato 16, domenica 24, sabato 30
Ottobre
domenica 8
Dorio. Alto Lario Orientale.
Consigli.
Per gli arrivi programmati suggestivo è l’uso della Ferrovia e a piedi del Sentiero del Viandante, seguendo gli accessi direzione Dervio o Colico.
Per gli arrivi in auto è consigliato il posteggio della Stazione Ferroviaria e seguendo la via ai Crotti e la sua scalotta panoramica che si erge dalla SP72 e costeggia la Valle di Dorio si raggiunge il cuore del paese e il Sentiero del Viandante passando davanti a una santella di Manuela Micheli. Arrivate a Dorio e seguite il motto “Più lentamente, più profondamente, con più dolcezza” e lasciatevi condurre dalle percezioni:
Ecco.
Avvolge lo sguardo
Quieto, sereno.
Ascendo e respiro.
La valle di Dorio corre sonora.
Materne le braccia dell’attesa.
Le mani congiungono,
la folla di pensieri
fluida dilegua.
(Testo poetico di Livia Mastrini ad accompagnare la santella di Manuela Micheli)
- “Cammino in Dorio” - Quattro le santelle di Manuela Micheli due vanno a sostenere due antichi gesti di fede popolare, uno in via Perlo e l’altro in via per Torchiedo, e due illuminano il transito in via Canalino, presso un’antica fonte d’acqua fresca e limpida, e lungo la via ai Crotti, scalotta che conduce dalla SP 72 nel cuore del centro storico come al Sentiero del Viandante inerpicandosi verso il vecchio nucleo di Mandonico. Pennellate misurate a imprimere quel giusto rapporto cromatico fra un’interiorità e la ricerca dell’altro sguardo. Perché gli sguardi impongono luce e colore. Dentro e fuori nel gioco dei pensieri e dei sentimenti.-
(Da comunicato stampa riferito all’iniziativa Cammino in Dorio. Sguardi tra le pietre. Siamo Viandanti del 19-20 agosto 2016.)
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[1] Negli anni sono stati introdotti due accessi carrai che hanno facilitato il transito per il trasporto di merci e persone, lasciando il cuore del paese al rumore dei passi e al silenzio dei pensieri. Un accesso ha aperto una via laterale alla Valle dei Mulini, la via Giovanni Barili, che porta a varcare la Valle verso il cimitero e poi in prossimità dell’accesso pedonale verso la via alla Chiesa (Parrocchiale san Giorgio). L’altro accesso, via allo Stradone, sale approssimandosi verso il cuore del paese.
[2] Note di riferimento dal Secondo Tomo riferito alla Storia della Comunità Doriese “L’Arco Balenò nelle Nostre Vite” di Roberto Pozzi a cura di Livia Mastrini – Edito Cattaneo Paolo Grafiche, Oggiono, settembre 2016.